La funzione urinaria è controllata da un'attività sinergica tra le vie urinarie e il cervello. In particolare, la continenza e la minzione implicano una sinergia tra le azioni volontarie e quelle involontarie.
Quando la minzione è completata, inizia la fase di riempimento: l'urina è raccolta nella vescica, dove si accumula fino al momento della sua eliminazione, che avviene tramite l'uretra. La vescica, esplica una funzione sia di accumulo che espulsione dell'urina
Lo stimolo minzionale insorge quando il riempimento della vescica è consistente (circa 200ml, ): la distensione delle pareti vescicali consente l'invio di segnali nervosi al midollo spinale e al cervello. In risposta a questi stimoli, il sistema nervoso avvia il riflesso di svuotamento: i nervi del midollo spinale segnalano al muscolo detrusore di contrarsi e, allo stesso tempo, inducono il rilassamento dello sfintere interno (muscolo involontario che circonda il collo della vescica). In risposta, l'individuo, avverte la sensazione di pienezza e trattiene l'urina contraendo volontariamente i muscoli dello sfintere esterno, che circondano l'uretra. Se l'individuo si oppone volontariamente alla minzione, il riflesso di svuotamento si autorigenera; ad ogni ciclo avviene la seguente successione di eventi: 1) Progressivo e rapido aumento della pressione vescicale 2) Mantenimento di un'elevata pressione vescicale 3) Ritorno della pressione vescicale al livello basale.Non appena le condizioni sociali lo consentono - con il collo vescicale aperto e con il muscolo detrusore che comprime la vescica - l'urina defluisce nell'uretra e la persona rilassa consapevolmente i muscoli dello sfintere uretrale esterno per urinare. Questa decisione è volontaria, per questo durante la minzione il flusso urinario può essere interrotto volontariamente con la contrazione dello sfintere esterno. La volontà di trattenere l'urina ha comunque un limite e se il riflesso della minzione ,la capacità di trattenere l’urina , sia nell'uomo che nella donna, è quindi affidata alla presenza di due sistemi principali, uno prossimale involontario , prossimale , ed uno distale volontario localizzato a livello dell'uretra. Partecipano alla continenza anche i muscoli pelvici ed i legamenti che sostengono il collo vescicale e l'uretra, nonché tutte le strutture nervose coinvolte. L'incontinenza si verifica se la chiusura del collo vescicale è insufficiente (incontinenza da sforzo) o se i muscoli che circondano la vescica sono iperattivi e si contraggono involontariamente e all'improvviso (incontinenza da urgenza)
L’incontinenza urinaria, intesa come qualsiasi perdita involontaria di urina, può essere classificata come:
Incontinenza urinaria
E’ la condizione nella quale si assiste ad una perdita involontaria di urina per la necessità improcrastinabile di urinare, ed è nota anche come minzione imperiosa. Questa condizione è legata ad una iperattività o ad una iperreflessia della muscolatura vescicale in presenza di normali meccanismi sfinteriali, rappresenta il 30% dei casi di incontinenza urinaria.
Il 90% delle cause di incontinenza urinaria da urgenza è frequente nel sesso femminile, anche in giovane età; il restante 10% è correlato a patologie neurologiche (demenza senile, sclerosi multipla, morbo di Parkinson,), flogosi, prolasso uro-genitale, neoplasie vescicali.
Incontinenza urinaria da sforzo E’ la condizione nella quale si assiste ad una perdita involontaria di urina come conseguenza di un improvviso aumento della pressione intra-addominale, come in seguito a colpi di tosse, ponzamento, starnuto. In tutte quelle circostanze (tosse, starnuto…) che determinano un improvviso aumento della pressione addominale, come pure la corsa, il movimento, e l’esercizio fisico, si possono determinare perdite involontarie di urina, alla base delle quali c’è un’insufficienza dei meccanismi di continenza vescico-uretrale.Lo sviluppo dell’incontinenza da sforzo: alcuni come la gravidanza, il parto, la menopausa, , traumi ostetrici o chirurgici, uretriti, obesità,
Incontinenza urinaria mista
Incidenti in patologie quali fistole, neuropatie malformazioni congenite .
Le cause più frequenti dell’incontinenza urinaria maschile sono:
-cause ostruttive: associate all’ipertrofia prostatica benigna, un ingrossamento di questa ghiandola che, se non diagnosticato tempestivamente, può causare appunto un'ostruzione al fisiologico svuotamento della vescica .
-Infezioni del tratto urinario.
-Le cause neurologiche sono a loro volta determinate da malattie o lesioni del sistema nervoso ictus, morbo di Parkinson, sclerosi multipla o tumore al cervello Anche l’età può costituire un fattore di rischio importante: con l'avanzare degli anni, infatti, la vescica, l'uretra e i muscoli e i tessuti del pavimento pelvico invecchiano e possono cominciare a funzionare meno bene. Accanto a ciò, altri problemi di salute in vecchiaia possono influire sul sistema vescico – sfinterico. Alcune cattive abitudini quali il fumo, l'eccessiva assunzione di caffeina, di bevande gassate o di alcuni tipi di alimenti; il sovrappeso e l'obesità l'assunzione di alcuni categorie di farmaci
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